Rianimare - Significato e discussioni principali sulle possibilità di rianimare

 Rianimare - Significato e discussioni principali sulle possibilità di rianimare

Tony Hayes

La parola resuscitare deriva dal latino resuscitare e significa rianimare, tornare in vita o risvegliare, ma prima ancora il termine stesso aveva origine da resurgere, che significa risorgere.

Nella Bibbia, ad esempio, diversi passi parlano di persone risorte, soprattutto quelle legate alla figura di Gesù: nei testi, egli è responsabile di aver risuscitato Lazzaro dai morti e lui stesso è risorto tre giorni dopo la sua morte.

Quando un dispositivo elettronico torna a funzionare dopo essere stato "morto" per qualche tempo, si dice che è tornato in vita, in quanto ha ripreso le sue funzioni.

Inoltre, il termine viene utilizzato anche in situazioni in cui un ricordo, un evento o una persona riaffiorano dopo molto tempo.

Resuscitare i corpi congelati

Grazie alle tecniche criogeniche, è possibile congelare un corpo - o parti di esso - per evitare l'usura della decomposizione naturale. In questo modo, alcuni teorici sostengono che sarebbe possibile resuscitare le persone conservate in uno stato congelato.

Il direttore dell'Istituto criogenico degli Stati Uniti, Dennis Kowalski, sostiene che i cadaveri congelati correttamente subito dopo la morte potrebbero tornare in vita. Secondo l'esperto, la previsione potrebbe diventare reale entro 50-100 anni.

La teoria si basa sulla possibilità di rianimare i pazienti colpiti da arresto cardiaco entro 5-30 minuti dalla morte. Il congelamento di una persona, quindi, consentirebbe di effettuare la procedura con molto più tempo a disposizione.

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Inoltre, egli teorizza che con l'aiuto delle cellule staminali sarebbe addirittura possibile ringiovanire le persone congelate. Per Kowalski, l'organismo resuscitato potrebbe avere la vitalità e la salute di una persona di 20 anni dalle misure.

Morte cerebrale

Attualmente è possibile aggirare diverse situazioni di pericolo di vita che in passato erano considerate irreversibili. Tuttavia, la fragilità del cervello crea ancora diverse barriere per prevenire altri casi.

In quest'ottica, i ricercatori della società indiana Revita Life Sciences hanno deciso di investire in un esperimento con l'intento di invertire la morte cerebrale. L'idea è quella di effettuare test su pazienti con morte cerebrale dichiarata per ottenere nuove soluzioni per i casi.

Sebbene autorizzata dal Comitato etico, la ricerca è ancora considerata controversa da molti: oltre a presentare apparentemente probabilità di successo prossime allo zero, solleva questioni filosofiche che riguardano i diritti personali del paziente, subito dopo il processo.

I principali oppositori dei test sostengono inoltre che la rianimazione dell'attività cerebrale di una persona può, al massimo, elevare la sua condizione a uno stato vegetativo, perché il tessuto morto sostituito dai neuroni non sarebbe in grado di stabilire le stesse connessioni, non permettendo un reale recupero delle funzioni cognitive.

Curiosità

Cercare di resuscitare gli altri è una pratica antica

Fin dal XVIII secolo, gli europei hanno spesso cercato di rianimare le vittime di annegamento, ma le pratiche dell'epoca consistevano nel mettere la persona morta su un cavallo al trotto e nell'eseguire alcuni passaggi dubbi, tra cui immergere il corpo in acqua ghiacciata, raschiare la parte posteriore della gola con una piuma, soffiare fumo di tabacco nell'ano e picchiare il corpo.

Morire in un luogo freddo aumenta le possibilità di tornare in vita

Il medico David Casarett ha pubblicato alcune curiosità sulla rianimazione nel suo libro "Shocked: Adventures in Bringing Back the Recently Dead" (Scioccato: avventure nel riportare in vita i morti recenti), in cui l'autore illustra alcuni casi notevoli di persone rianimate in luoghi molto freddi.

Questo perché le cellule senza ossigeno e nutrienti iniziano un processo di distruzione, ma il freddo rallenta questo processo, aumentando le possibilità di conservazione.

Il raffreddamento del sangue può anche ritardare la morte

Il concetto è ancora solo teorico, ma secondo Casarett esiste uno studio che sostiene la sostituzione del sangue di una vittima di arresto cardiaco con una soluzione salina congelata. In questo modo sarebbe possibile guadagnare tempo per trattare i pazienti con più tempo.

Gli animali in letargo potrebbero avere soluzioni per rianimare gli esseri umani

Alcuni animali sono in grado di rallentare il loro metabolismo durante l'inverno, entrando in uno stato di ibernazione. Se questo tipo di animazione sospesa potesse essere applicata agli esseri umani, potrebbe aiutare a preservare la salute del cervello e di altri organi in alcune situazioni.

In teoria, la tecnica sarebbe molto più efficace della criogenia, che presenta difficoltà come la necessità di attrezzature specifiche.

Resuscitare una persona non è così semplice come in TV

Secondo uno studio condotto negli anni '90, circa il 75% delle persone sottoposte a rianimazione cardiopolmonare (RCP) è riuscito a tornare in vita. Nel mondo reale, tuttavia, la percentuale è inferiore al 30%. Inoltre, i pazienti rianimati nella realtà spesso tornano con il vomito o addirittura con alcune costole rotte, cosa non comune nella finzione.

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La scienza conosce sempre più modi per rianimare i pazienti

Grazie ai progressi della medicina, ci sono sempre più modi per rianimare un paziente. Rispetto a qualche anno fa, è possibile sperare di rianimare le vittime di arresto cardiaco, ad esempio, che fino ad allora sembravano impossibili.

Fonti : Dicio, Tecnoblog, Storia, HypeScience

Immagini : Alzheimer's Society, sky news, Azeheb, ScienceDirect, DayDayNews, DeviantArt, Science Mag, Mirror, Health Europa

Tony Hayes

Tony Hayes è un rinomato autore, ricercatore ed esploratore che ha passato la vita a scoprire i segreti del mondo. Nato e cresciuto a Londra, Tony è sempre stato affascinato dall'ignoto e dal mistero, che lo ha portato in un viaggio alla scoperta di alcuni dei luoghi più remoti ed enigmatici del pianeta.Nel corso della sua vita, Tony ha scritto diversi libri e articoli bestseller su argomenti di storia, mitologia, spiritualità e antiche civiltà, attingendo ai suoi lunghi viaggi e ricerche per offrire approfondimenti unici sui più grandi segreti del mondo. È anche un oratore ricercato ed è apparso in numerosi programmi televisivi e radiofonici per condividere le sue conoscenze e competenze.Nonostante tutti i suoi successi, Tony rimane umile e con i piedi per terra, sempre desideroso di saperne di più sul mondo e sui suoi misteri. Continua il suo lavoro oggi, condividendo le sue intuizioni e scoperte con il mondo attraverso il suo blog, Secrets of the World, e ispirando gli altri a esplorare l'ignoto e ad abbracciare la meraviglia del nostro pianeta.